Alla domanda su cosa sia un gerundio, filologirispondere in modi diversi. Alcuni scienziati ritengono che possa essere attribuito a parti del discorso indipendenti. Altri vedono questo gruppo di parole come forme verbali.
La controversia che circonda il gerundio è dovuta al fatto che essounisce le caratteristiche morfologiche del verbo e l'immutabilità insita negli avverbi. In questo articolo, accetteremo la classificazione della scuola scientifica di MT Baranov, cioè chiameremo questa categoria di parole una forma speciale del verbo.
Domande tipiche con le quali puoi riconoscere questa forma verbale: "fare cosa?" e "aver fatto cosa?" Per esempio:
I segni morfologici del gerundio sono determinati da algoritmi simili al verbo, poiché è formato da quest'ultimo con l'aiuto di un suffisso.
Se un'azione ha il significato di completezza (cosa è stato fatto?), Allora abbiamo una parola del tipo perfetto:
La transizione è intesa come la possibilità di combinarsi con un nome o pronome in V. p. Senza preposizione, meno spesso (nel caso della negazione) con R. p .:
I participi riflessivi differiscono in quanto hanno il suffisso -Ь alla fine, ad esempio: ritorno, lavaggio, pensiero.
Per capire cos'è un participio, hai bisognoricorda che sembra più di un semplice verbo. Questo gruppo di parole con un avverbio è riunito dall'immutabilità (senza fine). Un singolo participio avverbiale o insieme a parole dipendenti di solito spiega un'azione. Il ruolo sintattico di questa forma verbale, come quella di un avverbio, è una circostanza:
In generale, le frasi dei participi sono un fenomenoabbastanza comune. L'uso di questa forma verbale aiuta a distinguere l'azione principale eseguita da una persona con una secondaria. A volte il participio verbale indica una condizione necessaria per ottenere un risultato. I proverbi con gerundio illustrano bene questa funzione linguistica:
Allora cos'è un participio?Abbiamo scoperto che questa è una forma speciale del verbo che combina le caratteristiche di un verbo e di un avverbio. Il participio svolge il compito di spiegare l'azione principale, quindi funge da circostanza. Nei proverbi e nei detti, questo gruppo di parole può denotare un processo di accompagnamento (o la sua assenza), il cui risultato è espresso da un verbo.